Il territorio marittimo di Caere, dopo la conquista romana, fu attraversato
dalla via Aurelia. Itinerari e mappe antiche segnano come tappe
più importanti: Lorium (presso Castel di Guido), Baebiana
(presso Palidoro), Ad Turres (Statua), Alsium (Castello di Palo),
Pyrgi (Castello di Santa Severa) e Castrum Novum (Torre Chiaruccia).
Le coste, ricche di laghi costieri comunicanti con il mare e di
foci di fiumi, potevano fornire facili attracchi per la navigazione
più antica, svolta con vascelli di scarso pescaggio, ma solo
dopo il successivo mutamento delle coste, l’interramento dei
laghi e la costruzione di navi di maggiori dimensioni, si ha, nell’età
di Traiano, la costruzione del porto di Centumcellae (Civitavecchia).
Tuttavia, l’Itinerarium Maritimum Antonini Imperatoris, un
portolano dell’età di Caracolla, fornisce in questo
tratto costiero un elenco di positiones, ossia , possibili punti
di attracco: Pyrgi (distanza da Porto 28 miglia, pari a Km 53,200);
Panario (distanza da Pyrgi 3 miglia, pari a Km 4,400), sito che
potrebbe essere identificato con l’insenatura su cui si protende
il piccolo promontorio dopo Quartaccia, al Km 57,600 dell’Aurelia,
e dove è localizzata una villa romana imperiale; Castrum
novum (distanza da Panapio 7 miglia, pari a Km 10,300), identificabile
con Torre Chiaruccia.
Nel tratto di costa più settentrionale esistevano, poco arretrati
rispetto al mare, dei piccoli e fortificati insediamenti, identificati
a Ponton del Castrato e alla Castellina, che si affacciano da nord-est
e da nord Capo Linaro.
Diverse estese zone cimiteriali fanno supporre un popolamento diffuso
e concentrato in abitati di modeste estensioni, in prossimità
dei Monti della Tolfa a confine con Tarquinia, forse a controllo
di traffici interni collegati con il bacino metallifero tolfetano...segue >>
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